Matt Pokora è stata una delle poche stelle della musica di non seguire il movimento "Io sono Charlie."




Poche ore dopo la tragedia al Charlie Hebdo avvenuta il 7 gennaio è nato questo slogan "JE SUIS CHALIE". La frase,molto rapidamente è diventando un logo su sfondo nero,messa come immagine nei profili dei socials dalla maggior parte delle celebrità francesi e stranieri.
Solo il cantante francese ha mantenuto la sua l'immagine personale su Facebook o Twitter. Era contento di portare una foto in bianco didascalia "L'union fait la force" (L'unione fa la fozaperchè come ha detto a RTL,lui si sente più "Francese" che " Charlie".
 "Io sono Charlie, ma a modo mio", ha detto Matt Pokora. "Per me, va al di là di Charlie Hebdo, perché i poliziotti sono morti, gli ebrei sono morti. Non parliamo poi della libertà di espressione. Chiaramente io sono con il"JE SUIS CHALIE" e ne difendono il senso
Ma ad ogni modo, io sono cittadino francese e francese con i connazionali che vengono uccisi, con la polizia, le persone che lavorano in un giornale che non ho mai comprato ."

 "Ho sempre difeso i colori forti della Francia" Matt Pokora


Il giudice di "Danse avec les stars" non si nasconde."Non ha mai capito lo spirito del giornale satirico. Ma  profondamente condivido la libertà di espressione. Non ho intenzione di inventare una vita.Non l'ho mai comprato, non è nel mio modo , ma come già detto Voltaire - .. Non esattamente quelle parole -'Non è necessario che io sia d'accordo con tutto quello che dici, ma mi batterò fino alla morte perchè tu lo posa dire.'.
Come ci ricorda, lui rimane per primo un patriota. "Ho sempre difeso i colori forti della Francia. Non è perché non ho messo 'Je suis Charlie' che io non sto con la Francia, al contrario."


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