M. Pokora canta le canzoni di Cloclo: Ma non mi travestirò
M. Pokora pubblicherà un album di canzoni cover della star yé-yé e gli dedicherà uno show da marzo. In questa intervista spiega perché ha scelto prorpio questo cantante che conosceva poco.
È stato Robin Hood e ora sarà Claude François. Riprenderà tutto il repertorio di Cloclo in un album che uscirà il 21 ottobre dove canterà a suo modo « Belinda », « Belles ! Belles ! Belles ! », « Alexandrie, Alexandra » e « Comme d'habitude ».. Il 2 settembre è stato pubblicato un numero speciale di PODIUM, una delle riviste più vendute, dedicato proprio a M Pokora, dove l'artista svela in anteprima tutto di questo suo progetto.
Sapevamo che sei un grande fan di Michael Jackson, non di Claude François.Perché lui?
M. POKORA: Non lo conoscevo bene ma le sue canzoni le ascoltavi alle feste, ai matrimoni, mi ricordo dei miei genitori che ballavano spesso con la musica di Cloclo. Fa parte della nostra storia. Qualche anno fa ho sentito alla radio che Claude François Junior, suo figlio, mi vedeva come un successore drl padre. Mi sono sentito onorato e questo mi ha intrigato.
Che cosa ti ha fatto scattare?
MP: Nel 2012, in un programma TV all'Olympia ho cantato "Comme d'habitude" e sono arrivato secondo. È stata una cosa che ha impressionato tutti. Mi ricordo di Catherine Ringer dei Rita Mitsouko, chi era presente può dirlo, ha detto: "Wow, vedo che ha fatto colpo il ragazzo con la sua cover." Allora ho cominciato ad ascoltare Cloclo e a scoprire che avevo molte cose in comune con lui.
Quali?
MP: Come muoversi in questo mestiere, ispirarsi agli americani nell'essere "intrattenitore", un artista che canta e balla sul palco. Quando ho iniziato a pensare a questo progetto non volevo semplicemente cantare/riarrangiare le sue canzoni. Nello show lui aveva le Clodettes cosi io avrò le MPiz intorno a me. Altrimenti non avrebbe lo stesso senso.
Diventerai Claude Françoi allora?
MP: Niente affatto. Non mi travestirò. Sarà un album di M. Pokora, é per questo che si chiamerà "My Way", è la versione americana di "Comme d'habitude " significa "A modo mio". Sinatra cantò "I Did It My Way", "L'ho fatto a modo mio", l'idea è quella di rendere omaggio ad un artista, mi sento vicino a quei periodi e vorrei farli conoscere anche alla nuova generazione. Un modo di fare qualcosa che non si aspettano, come quando ho fatto il musical di "Robin Hood" o un album in inglese.
Come hai scelto le canzoni?
MP: Ne ho ascoltate un sacco, ho trovato titoli come "17 Ans" o "Soudain, il ne reste qu'une chanson " che adoro. Ho scelto cose che mi piacevano. Ci sono successi che non mi piacciono particolarmente come "Le Lundi au soleil" e con cui non mi trovo nel testo.
Alcuni ritengono che il primo singolo "Cette annèe là" sia molto simile alla canzone "Uptown Funk" di Bruno Mars. Questo ti ha infastidito?
MP: Sì, e l'ho detto su Facebook. Non dovrei perdere le staffe in quel modo, ma a volte molte persone parlano senza sapere nulla. Il riff non è ispirato a Bruno Mars ma a un gruppo chiamato Fatback. Nel 1970 avevano fatto una cover "Oh, What a Night" che non è altro che una loro versione di "Cette Annèe Là" di Claude François ". Mi piace Bruno Mars, i suoi riff hanno un'anima molto funk come quelli di Claude François per la precisione. Lui non ha inventato nulla.
Nel frattempo è iniziato "The Voice Kids"...contento del risultato?
MP: Sì, le reazioni sono buone. Con i bambini non c'è niente di calcolato. C'è un sacco di talento in questa nuova generazione cresciuta con il social e l'immagine, sono a loro agio di fronte alle telecamere. Riesco a essere me stesso molto facilmente.
Sei stato visto come un eroe dopo aver salvato David Ginola colpito da un attacco di cuore su un campo di calcio a maggio.
MP: Non ci sono eroi, tutti hanno avuto buoni riflessi in quella circostanza. Sono stato solo uno dei primi a soccorerlo insieme alle persone presenti, i vigili del fuoco e personale ospedaliero solo che i medici hanno fatto il mio nome, forse perchè ero l'unico che conoscevano. Ma il vero eroe è David, che è come uno della mia famiglia, ha combattuto come un leone e ora é in via di guarigione.
M. POKORA: Non lo conoscevo bene ma le sue canzoni le ascoltavi alle feste, ai matrimoni, mi ricordo dei miei genitori che ballavano spesso con la musica di Cloclo. Fa parte della nostra storia. Qualche anno fa ho sentito alla radio che Claude François Junior, suo figlio, mi vedeva come un successore drl padre. Mi sono sentito onorato e questo mi ha intrigato.
Che cosa ti ha fatto scattare?
MP: Nel 2012, in un programma TV all'Olympia ho cantato "Comme d'habitude" e sono arrivato secondo. È stata una cosa che ha impressionato tutti. Mi ricordo di Catherine Ringer dei Rita Mitsouko, chi era presente può dirlo, ha detto: "Wow, vedo che ha fatto colpo il ragazzo con la sua cover." Allora ho cominciato ad ascoltare Cloclo e a scoprire che avevo molte cose in comune con lui.
Quali?
MP: Come muoversi in questo mestiere, ispirarsi agli americani nell'essere "intrattenitore", un artista che canta e balla sul palco. Quando ho iniziato a pensare a questo progetto non volevo semplicemente cantare/riarrangiare le sue canzoni. Nello show lui aveva le Clodettes cosi io avrò le MPiz intorno a me. Altrimenti non avrebbe lo stesso senso.
Diventerai Claude Françoi allora?
MP: Niente affatto. Non mi travestirò. Sarà un album di M. Pokora, é per questo che si chiamerà "My Way", è la versione americana di "Comme d'habitude " significa "A modo mio". Sinatra cantò "I Did It My Way", "L'ho fatto a modo mio", l'idea è quella di rendere omaggio ad un artista, mi sento vicino a quei periodi e vorrei farli conoscere anche alla nuova generazione. Un modo di fare qualcosa che non si aspettano, come quando ho fatto il musical di "Robin Hood" o un album in inglese.
Come hai scelto le canzoni?
MP: Ne ho ascoltate un sacco, ho trovato titoli come "17 Ans" o "Soudain, il ne reste qu'une chanson " che adoro. Ho scelto cose che mi piacevano. Ci sono successi che non mi piacciono particolarmente come "Le Lundi au soleil" e con cui non mi trovo nel testo.
Alcuni ritengono che il primo singolo "Cette annèe là" sia molto simile alla canzone "Uptown Funk" di Bruno Mars. Questo ti ha infastidito?
MP: Sì, e l'ho detto su Facebook. Non dovrei perdere le staffe in quel modo, ma a volte molte persone parlano senza sapere nulla. Il riff non è ispirato a Bruno Mars ma a un gruppo chiamato Fatback. Nel 1970 avevano fatto una cover "Oh, What a Night" che non è altro che una loro versione di "Cette Annèe Là" di Claude François ". Mi piace Bruno Mars, i suoi riff hanno un'anima molto funk come quelli di Claude François per la precisione. Lui non ha inventato nulla.
Nel frattempo è iniziato "The Voice Kids"...contento del risultato?
MP: Sì, le reazioni sono buone. Con i bambini non c'è niente di calcolato. C'è un sacco di talento in questa nuova generazione cresciuta con il social e l'immagine, sono a loro agio di fronte alle telecamere. Riesco a essere me stesso molto facilmente.
Sei stato visto come un eroe dopo aver salvato David Ginola colpito da un attacco di cuore su un campo di calcio a maggio.
MP: Non ci sono eroi, tutti hanno avuto buoni riflessi in quella circostanza. Sono stato solo uno dei primi a soccorerlo insieme alle persone presenti, i vigili del fuoco e personale ospedaliero solo che i medici hanno fatto il mio nome, forse perchè ero l'unico che conoscevano. Ma il vero eroe è David, che è come uno della mia famiglia, ha combattuto come un leone e ora é in via di guarigione.
"E' il guardiano del tempio. A 48anni, Claude François Junior gestisce il patrimonio musicale del padre con il fratello 46enne Marc. E' stato lui che indirettamente ha spinto Mr.Pokora a cantare e riarrangiare le canzoni di Cloclo."Una volta ho detto in un'intervista che per me c'erano due successori di mio padre, Mylène Farmere e M. Pokora. Questo giudizio deriva da quello che ho visto nei video di Matt e dall'immagine a cui fà riferimento. E quando ho visto il suo ultimo tour mi sono finalmente convinto. Mi ha colpito, nessun artista francese riesce a fare uno spettacolo a quei livelli.Così mi ha parlato del suo progetto.Non è stato costretto. Legalmente non mi posso opporre se qualcuno fà delle cover, i testi o le melodie non sono modificati. E resta sempre un album di Matt. Ci saranno alcune cose molto sorprendenti nel disco come "Belles ! Belles ! Belles !”, ci ho messo trenta secondi a riconoscerla. Spesso le persone hanno paura del confronto con mio padre quindi non ho avuto molte occasioni di ascoltare delle cover. La mia preoccupazione è che venga rispettata l'immagine di mio padre e che il suo lavoro si trasmetta alle nuove generazioni, ecco perché mi è piaciuto il film Podium, perché ha fatto conoscere le canzoni ai più giovani. Ho dato il mio consenso anche allo spettacolo "Hit Parade" previsto per il prossimo anno, dove ci sarà anche un ologramma di mio padre.Cerco anche di far rivivere il suo repertorio attraverso le nuove tecnologie. "
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